venerdì 5 dicembre 2008

osservando..

Mentre sull' autobus sedevo di fronte ad una signora, silenziosa, senz'altro straniera....come me del resto...
Mi domandavo fra me e me quale potrebbe essere stato il suo percorso di vita.
E' una domanda che mi pongo spesso, magari perchè penso a me stessa: sono convinta che ho tanto da raccontare perchè la mia storia mi sembra unica, senza considerare che ognuno di noi ha, alle spalle una storia: tragica, triste o bellissima sicuramente degna di essere presa in considerazione.
Io mi rivedo in ogni persona che proviene da un'altro paese..e rivivo nella mente il passato.
Mi confronto con lo straniero che arriva a cercare fortuna....chissà quali sono le sue origini, se amava la sua famiglia, se è felice di vivere in un'altra realtà, se desidera migliorarsi..ma penso sopratutto che anche se fa un lavoro umile, lo fa con orgoglio, perchè la soddisfazione di riuscire nella vita con le proprie forze le riempe il cuore di amore e soddisfazione...
E donarsi così non ha prezzo.

venerdì 21 novembre 2008

Poesia..

POEMA

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

(Eugenio Montale)

giovedì 20 novembre 2008

Del brazo tuyo he bajado por lo menos un millón de escalerasy ahora que no estás, cada escalón es un vacío.
También así de breve fue nuestro largo viaje.
El mío aún continúa, mas ya no necesitolos trasbordos, los asientos reservados,las trampas, los oprobios de quien creeque lo que vemos es la realidad.
He bajado millones de escaleras dándote el brazo y no porque cuatro ojos puedan ver más que dos.
Contigo las bajé porque sabía que de ambos las únicas pupilas verdaderas, aunque muy empañadas eran las tuyas.
Eugenio Montale